Come funziona il radiomicrofono: i consigli di SCOT FIRENZE!

Come funziona un radiomicrofono?

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Come funziona il radiomicrofono: i consigli di SCOT FIRENZE!

06-03-2023

Per molti anni una delle principali limitazioni nell’utilizzo dei microfoni è stato il cavo necessario per trasportare il segnale da questi ad altre apparecchiature audio quali il mixer. Il cavo infatti poteva rappresentare una limitazione ai movimenti e alla creatività, in quanto costituiva un collegamento fisico indispensabile per parlare o cantare ed essere ascoltati dal pubblico.

Con lo sviluppo delle tecnologie via etere anche i microfoni potevano essere connessi a sistemi di trasmissione-ricezione a bassa potenza e quindi inviare il segnale audio modulato sulla la stessa frequenza al mixer o ad altri apparati, eliminando la necessità di utilizzare i cavi.

E’ stato un processo lungo che nel tempo ha dovuto risolvere una serie di problemi, dalla qualità del segnale e affidabilità alle interferenze con altre sorgenti radio, fino alla progettazione sistemi accurati e chip dedicati che hanno permesso un utilizzo ad alta efficienza dei radiomicrofoni nel mondo dello spettacolo e della comunicazione in generale, con una risposta audio di vera alta-fedeltà. 

In ambito congressuale così come in televisione, per una ripresa audio ottimale è fondamentale conoscere le potenzialità del radiomicrofono: SCOT FIRENZE offre servizio di vendita e noleggio di attrezzatura audio su misura, affidabile e di qualità!



Ambiente e applicazioni: quali tipologie?


Spesso negli eventi i moderatori e gli speaker hanno la necessità di spostarsi ed interagire con i partecipanti, sia durante le presentazioni che nelle fasi di discussione aperta. In televisione vediamo il presentatore muoversi liberamente in un campo ristretto tra il pubblico, ad esempio in uno studio con platea. Oppure, in un musical i performer sono liberi di cantare e ballare sul palcoscenico, rispettando le coreografie dello spettacolo. Ancora: l’intervistato o l’oratore gesticolano senza impedimenti durante il proprio intervento. 


  • Hand held, o a cono/gelato
  • Lavalier, clip o a cravatta.
  • Headset o ad archetto.

Sono tutti tipi di radiomicrofono, cioè microfoni senza fili che adattandosi a specifiche situazioni e necessità permettono di parlare ed essere ascoltati da una platea anche molto vasta con la massima libertà di movimento sulla scena: sono estremamente pratici e migliorano l’intera estetica della ripresa!



Come funzionano di preciso? Sfruttano le onde radio!


Il sistema di trasmissione è quello FM “Frequency Modulation” in banda VHF e UHF. 

Negli anni l’assegnazione delle bande di frequenza utilizzate per le telecomunicazioni è cambiata e nel contempo è aumentata la necessità di usare più radiomicrofoni e relativi trasmettitori contemporaneamente:come conseguenza l’analisi delle frequenze è diventata sempre più importante per evitare o limitare al massimo i possibili disturbi nel ricevitore e gli strumenti funzionano bene solo se adeguati agli spazi di frequenza: quindi, è necessario individuare le frequenze libere per gestire al meglio il suono!


Gestire in modo professionale le possibili variazioni di frequenza nelle onde radio permette l’utilizzo di molti radiomicrofoni sia in grandi spazi, sia in set più ristretti. Come scegliere la frequenza? Ci aiutano i circuiti RF detti PLL (Phase Locked Loop): di volta in volta è possibile scartare le frequenze disturbate o già in uso da altri sistemi radio nelle vicinanze ed utilizzare solo le frequenze libere.  



Sì, ma tecnicamente: come funziona?!


Capsula > Trasmettitore > Segnale audio > Linea bilanciata > Ricevitore > Mixer


Due collocazioni distinte, quasi sempre all’interno dello stesso ambiente di ripresa: il punto, la zona di emissione e quella di raccolta del suono.

Due unità distinte e tra loro compatibili: il trasmettitore e il ricevitore.

Due processi distinti: codifica e decodifica del suono.

Due tipi di ottimizzazioni distinti: modulazione e demodulazione.


  1. La capsula microfonica, dinamica o a condensatore, accoglie il segnale audio e determina la qualità dello strumento
  2. Il trasmettitore, da tasca o hand held (per uso a mano), alimentato a batteria, emette il segnale audio; 
  3. Il segnale audio passa attraverso una linea bilanciata;
  4. Il ricevitore accoglie il segnale audio e lo invia al mixer audio e alle apparecchiature di registrazione.
  5. Intervengono nel processo diversi momenti di equalizzazione e ottimizzazione delle frequenze per evitare distorsioni nella trasmissione


Fastidiose disconnessioni possono compromettere la riuscita del tuo evento: segui i nostri consigli! 


SCOT FIRENZE e il suo Staff altamente qualificato curano l’organizzazione tecnica di convegni, meeting, convention e manifestazioni fieristiche con apparati affidabili e ben collaudati per l’uso professionale.


  • Identifica nelle istruzioni del radiomicrofono la distanza garantita per la ricettività del segnale. 
  • Presta attenzione alla carica delle batterie prima di iniziare ad usare il radiomicrofono.
  • Se sei seduto o stai camminando, poni il trasmettitore in un punto scoperto rispetto al ricevitore. 
  • Rimuovi possibili ostacoli tra trasmettitore e ricevitore, come altri apparecchi a onde radio, elementi ingombranti di metallo, o molte persone in mezzo. 

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